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La via del re Zvonimir - una passeggiata tra i ricordi

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Iniziamo la passeggiata per la via del re Zvonimir, la strada principale della città di Salona, guardandola sulla mappa catastale austro-ungarica dell’anno 1860. Da quel periodo fino ad oggi questa via è cambiata molto ma è rimasta la vena principale della città accanto al fiume di Jadro. Passeggiando tra i ricordi di Salona mostreremo com’era la detta strada durante la prima metà del secolo passato.

 

Cominciamo…

 

La via del re Zvonimir - Izabela Martinović

 

LA LOCANDA DI IVIĆ2A GOSTIONICA IVIĆ.jpg

 

Proprio accanto alla casa della famiglia Ivić d’oggi, negli ultimi anni del secolo XIX e gli inizi del secolo XX, lì c’era una locanda, proprietà di Ante Ivić, un famoso mercante e oste, come anche membro importante della vita sociale di Salona. La sua locanda è stata il luogo di ritrovo dei gentiluomini di Spalato. Spesso organizzavano programmi musicali e preparavano l’anatra con il levistico, la specialità della locanda. All’inizio degli anni ‘30 del XX secolo, la famiglia Ivić chiude la locanda e si rivolge al commercio.

 

LA CASA NATALE DEL don LORENZO KATIĆ 3A RODNA KUĆA DON LOVRE KATIĆA.jpg

 

Fino all’inizio del 2021, dove adesso si trova la casa della famiglia Sapunar, c’era la casa del famoso storico e prete croato, don Lorenzo Katić, nato a Salona (Salona, 1887 - Salona, 1961). Don Lorenzo Katić ha lasciato un segno indelebile nella storiografia croata realizzando tantissimi importanti successi. Tranne la storia medievale, che era il suo principale interesse scientifico, don Lorenzo Katić è l’autore di diverse appendici letterarie, scientifiche ed educative popolari.

 

IL PARCO CITTADINO - IL CAMPO DI CALCIO4. GRADSKI PARK - IGRALIŠTE.jpg

 

Al posto dove oggi si trova il parco cittadino, durante gli anni ‘30 del XX secolo, c’era il campo della squadra di calcio di Salona, oggi conosciuta come FC Salona. Verso la metà del XX secolo il campo di calcio è stato trasferito dove si trova oggi, e nel 1966 quel luogo è stato trasformato in un parco. Nel parco possiamo trovare il monumento dedicato alla gente di Salona che ha perso la vita durante la Seconda guerra mondiale, realizzato da Fabijan Barišić.

 

 

LA CASA DI GRUBIŠIĆ

 

L’ingegnere edile Ivan Katić ha costruito, in pietra proveniente da Salona, la casa familiare dei fratelli Vlade e Mirko Grubišić, meglio conosciuti come Gobušini. Nel corso degli anni, al piano terra c’erano stati diversi negozi e botteghe artigianali. I Grubišić erano molto intraprendenti, possedevano una macelleria e il mattatoio, e a parte questo, gestivano anche un negozio e si occupavano della produzione del ghiaccio e del sapone. Oltre a questo, avevano una locanda a Majdan, intorno al cementificio locale.

 

LA PIAZZA PRINCIPALE - IL CENTRO DEL PAESE6A SREDIŠNJI TRG - SEOSKO SREDIŠTE.jpg

 

Nella prima metà del XX secolo la parte centrale della via del re Zvonimir che conosciamo oggi, è cominciata ad assomigliare alla piazza principale del paese dove erano situati diversi negozi e botteghe artigianali. Uno dei più importanti era il negozio di alimentari, proprietà di Martin Pletikosić, aperto nel 1921. La maggior parte delle case che circondavano questa piazza pittoresca, per esempio la casa Šperac - Račić e la casa di Štambuk, sono state distrutte il 12 settembre 1943, durante il bombardamento di Salona.

 

IL PICCOLO MERCATO / LA CASA ŠPERAC – RAČIĆ7A KUĆA ŠPERAC - RAČIĆ.jpg

 

Dove oggi si trova il piccolo mercato detto pazarić, una volta c’era la casa di Šperac, costruita da Vinka Šperac e suo marito, l’ingegnere Mate Glavan. Fino all’inizio della Seconda guerra mondiale, in quella casa abitava la famiglia di Anton Račić, il contrammiraglio austro-ungarico, che dopo una notevole carriera navale ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della vita a Salona, lo stesso posto dove è morto e sepolto nel 1933. Durante il bombardamento di Salona, che accadde il 12 settembre 1943, la casa è stata distrutta.

 

 

IL MULINO LA GALEA GRANDE8A MLINICA VELIKA GALIJA.jpg

 

Alla fine del XIX secolo, il mulino La galea grande consisteva di quattordici mulini. Secondo don Frane Bulić, una delle sue parti ha origine dal periodo dei sovrani nazionali. Recentemente conosciuto come Il Mulino di Ponko, questo mulino è l’ultimo di Salona che funzionava fino alla fine del XX secolo. Nel posto dove oggi c’è il ponte di cemento che porta dalla via del re Zvonimir alla Galea Grande, fino alla Seconda guerra mondiale c’era un ponte di pietra con due archi, che è stato distrutto il 12 settembre 1943, durante il bombardamento di Salona.

 

 

LA TERRAZZA DI ŠPERAC9A ŠPERČEVE KUĆE S LANTANOM.jpg

 

La casa di Josip Šperac, insieme con la terrazza, è stata costruita alla fine del XVIII secolo e fino ad oggi è stata preservata come una particolare unità dell’architettura popolare proprio nel centro della città di Salona. L’idea principale della terrazza era di fornire riparo e un’area di sosta per i viaggiatori che passavano per Salona, ma durante il tempo la sua funzione è cambiata varie volte. Prima della Seconda guerra mondiale, il mercante Ivan Mikelić ci gestiva un negozio di alimentari, dopo di questo c’era anche la pescheria, e oggi lì si trova un negozio di souvenir.

 

IL VECCHIO PONTE DI SALONA - LA CHIESETTA 8B STARI MOSTIĆ.jpg

 

Il vecchio ponte che porta dalla strada principale di Salona all'Isola di Madonna, secondo Ejnar Dyggve, è stato costruito nel XVII secolo, ma secondo don Lorenzo Katić, nel XVIII al suo posto c’era un ponte di legno. Nonostante tutto, il ponte più conosciuto di Salona, nel 1934 è stato esteso controcorrente è la chiesetta della Vergine Maria è stata trasferita lungo a valle.

 

 

LA CASA DELLA CULTURA11. DOM KULTURE.jpg

 

La casa della cultura di Salona è stata costruita nel 1931 sotto il nome Sokolski dom. Anche se la costruzione è stata progettata prima della Prima guerra mondiale, l’edificio è stato aperto il 7 giugno 1931. Durante i decenni passati, la casa della cultura funzionava anche come scuola pubblica, biblioteca, poligone di tiro, e anche come sede per diverse società di Salona. Ma ciò che più conta è che dall' apertura fino ad oggi quest' edificio sia diventato il centro della vita culturale della città.

 

 

LA CASA GAŠPIĆ12A KUĆA GAŠPIĆ.jpg

 

L'edificio della famiglia Gašpić, dove per anni al piano terra c’era una locanda e poi l’ufficio per il restauro, è stato costruito dai fratelli Martin, Jozo, Ivan e Ante Gašpić nel 1909. Nel 1928, l’interno della locanda viene decorato artisticamente da Mate Meneghello. Durante il corso degli anni quest'edificio era il punto centrale della vita sociale di Salona ci si organizzavano anche diversi tipi di balli, eventi, lezioni etc.

 

GRADINA13A GRADINA.jpg

 

Dalla via del re Zvonimir entriamo in uno dei siti archeologici più attraenti, proprio nel centro di Salona. Il forte medievale Gradina, fu costruito nel XV secolo, sui resti della chiesa croata paleocristiana, che si basava sulle mura della Salona antica. Fino dall’arredamento del primo palco estivo nel 1979 a oggi, Gradina si è convertite in uno dei centri della vita culturale di Salona.

 

LA CASA DI MARIČKA14 MARIČKINA KUĆA U POZADINI.jpg

 

Durante gli anni ‘20 del XX secolo, nella casa della famiglia Grubić, meglio conosciuta come la casa di Marička, Marija Grubić ha teuto un corso di cucito dove tantissime giovani donne di Salona si preparavano per essere future casalinghe. Negli anni ‘30 del XX secolo, Ivan Katić, un ingegnere edile locale, ha ricostruito la casa.

 

 

LA CASA DI PETRAŠIĆ16 KUĆA PETRAŠIĆ.JPG

 

Il dottore Mate Petrašić, che lavorava a Salona nel primo quarto del XX secolo, ha costruito la casa di Petrašić, il più conservato esempio dell’architettura secessionista a Salona, e accanto alla casa, ha costruito anche un bel orto botanico. Dopo la Seconda guerra mondiale, nella casa di Petrašić, per un periodo di tempo ha vissuto il dottor Martin Žižić, il cui figlio Bogdan è diventato uno dei più apprezzati registi croati.

 

LOCANDA “KOD ŠKOMBRE”17 GOSTIONICA KOD ŠKOMBRE.jpg

 

Nella casa di Ante Grubić Škombro c’era la locanda “Kod Škombre” dove i vecchi cittadini di Salona, proprio come tutti gli altri passeggeri che andavano verso la Zagora dalmata, si riunivano per bere un bicchiere di vino casereccio ma anche per giocare una partita della briscola o del gioco delle bocce.

 

 

IL BUNKER ITALIANO18 TALIJANSKI BUNKER.JPG

 

Finiamo la passeggiata per la via del re Zvonimir con il bunker militare, preservato fino ad oggi, costruito dall’esercito italiano occupante durante la Seconda guerra mondiale.

 

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