Sulla sommità di una collina rocciosa, quasi un piccolo giogo montano, a nordest di Rižinice, nella località di Crikvine, sopra Ilijino vrilo (Fonte di Elia) vi sono i resti di una piccola chiesa a navata unica con l’abside e la base della balaustra dell’altare. È circondata dai resti presumbilmente delle strutture conventuali e un tratto delle mura protettive che contribuivano altresì alla difesa, prestata dalla roccia dirupata. Il nome della chiesa viene verosimilmente preso dal nome della fonte.
Così, infatti, questa località venne ricordata e descritta sulla carta topografica di Zorzi Calergi del 1675. Ivi si scorgono alcune altre mura e sono visibili gli avanzi del frantoio per olive o uva. Vi furono trovati vari oggetti d’uso quotidiano risalenti all’antica epoca romana, diverse tombe, di cui alcune dell’alto Medioevo. Nelle adiacenze, sotto la cima, sulla carta di Calergi furono registrati i mulini.